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Com’e’ costruito uno yiḏaki?

Mentre un didjeridu puo’ essere costruito con qualsiasi materiale e in molti modi diversi, gli yidaki vengono di solito ricavati dai tronchi di alberi di eucalipto vivi, anche se raramente puo’ essere trovato anche un ramo adatto. Gli alberi vengono scavati dalle termiti comunemente conosciute come “formiche bianche”. Nelle terre degli Yolŋu, vengono utilizzati, nella maggior parte dei casi, i legni di Gadayka, o Stringybark (Eucalyptus tetradonta), ma qualche volta vengono utilizzati anche Guŋurru’, Darwin Woollybutt (Eucalyptus miniata) o uno dai due bloodwood, Badawili (Corymbia ferruginea) e Dhumulu’ (Corymbia polycarpa).

La selezione dell’albero giusto e’ probabilmente l’arte piu’ raffinata nella costruzione dello yidaki. Non e’ cosi’ semplice, come forse si puo’ credere, trovare un buon yidaki. Ci sono molteplici fattori che solo coloro che hanno lavorato alla realizzazione degli yidaki per tanti anni riescono a capire. Tra i molti dibattiti, tra appassionati di tutto il mondo sulla qualita’ di altri materiali e’ sicuramente fuori discussione il fatto che non esiste un didjeridu come quello che la natura ci dona.

Un artigiano cerchera’ una zona di foresta promettente, spesso in un terreno roccioso, e camminera’ in questo bosco seguendo i suoi istinti e utilizzando il suo occhio ben allenato per identificare gli alberi da testare. Ci sono degli artigiani, come Djalu’ Gurruwiwi, che per prima cosa, ascoltano la risonanza dell’albero vuoto dopo averlo colpito con il lato smussato dell’accetta. Molti ne scortecciano una sezione e poi la colpiscono con l’unghia per ascoltare il vuoto. Se il suono e’ buono nelle parte parte bassa e se piu’ in alto canta da “vuoto ma non troppo vuoto”, comincieranno a tagliare. Comunque, prima di tagliare completamente il tronco e fare cadere l’albero, faranno ancora qualche controllo dopo aver iniziato il taglio, per essere sicuri che la parte bassa sia vuota come pensavano.

Se tutto va bene dopo i controlli iniziali, l’albero cavo viene abbattuto e lavorato fino alla completa finitura dello strumento. Questo consiste nello scortecciare completamente il tronco, scolpirlo fuori e pulirlo dentro. Oggigiorno si usano attrezzi moderni, colla e anche nastro adesivo. Qualche volta prima di iniziare questo lavoro il tronco viene lasciato al sole o immerso in acqua per un tempo che puo’ variare da una notte a un mese. In casi molto rari l’albero cavo vivo viene riempito con acqua piovana in modo da curare e mantenere sano il legno.